Luciano Floridi: “L’intelligenza artificiale ha potenzialità enormi, evitiamo che diventi una bolla”
di Adele Sarno Intervista col più autorevole filosofo del web Luciano Floridi, membro del Comitato Scientifico…
L’AI act è approdato all’ultimo stadio del procedimento legislativo in cui si svolgeranno le discussioni a tre tra la Commissione europea, il Parlamento europeo e il Consiglio europeo. Fa discutere la proposta di anticipare l’entrata in vigore di alcuni obblighi
Avvocato, Trevisan & Cuonzo
Avvocato, Trevisan & Cuonzo
Dottoranda, Università Commerciale L. Bocconi
Professore ordinario di Diritto Costituzionale, Università Bocconi. Co-founder DigitalMediaLaws e socio fondatore IAIC
Sin dalla prima bozza dell’AI Act del 2021, l’UE si è concentrata sull’obiettivo della riduzione del rischio relativo ad alcuni specifici casi d’uso dell’IA. Tuttavia, introducendo obblighi specifici per i modelli di fondazione, il Parlamento europeo abbandona questa logica.
Vediamo di cosa si tratta e perché far entrare in vigore le norme relative a generative AI e foundation models immediatamente potrebbe essere rischioso.