skip to Main Content

Killer acquisition sotto la lente nella Ue: cosa fa l’Italia, l’attivismo della Germania

Valeria Falce

Jean Monnet Professor of EU Innovation Policy; Professor in Digital Transformation and AI Policy; Ordinario di diritto dell’economia nell’Università Europea di Roma e Direttore ICPC – Innovation, Regulation and Competition Policy Centre e socia fondatrice di IAIC

Nicola M. F. Faraone

ICPC-Innovation, Regulation and Competition Policy Centre, Università Europea di Roma

 

 

 

Sulla scorta delle riforme e delle proposte di modifica delle regole in materia di concentrazioni, il dibattito sulle cosiddette killer acquisition  – quelle, cioè,  in cui le imprese acquisiscono concorrenti nascenti solo per interrompere i loro progetti di innovazione, anticipando così l’emergere di concorrenza futura – torna a investire il recinto delle istituzioni europee e nazionali.

Un impeto di riforma che, almeno da noi, sembrava sopito all’indomani della segnalazione (in un primo momento caduta nel vuoto) inviata il 23 marzo 2021 dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (“AGCM”) al Governo ai sensi degli artt. 21 e 22 della Legge n. 287/1990 (“Legge Antitrust”) (S4143), ma che è tornato ad animare la discussione degli addetti ai lavori a valle dell’approvazione della Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2021.

 

Continua su Agenda Digitale

Back To Top