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Regole globali per l’IA in Sanità: quali punti d’incontro tra norme Ue e Usa

Nel 2024, USA e UE affronteranno cruciali sviluppi nella regolamentazione dell’IA, con particolare attenzione al settore sanitario. Mentre l’UE si avvicina all’adozione dell’AI Act, gli USA intensificano la supervisione federale. È essenziale armonizzare i quadri regolatori per garantire sicurezza e innovazione, riconoscendo le specificità dell’applicazione dell’IA in ambito sanitario.

di

Federica Paolucci

Avvocato, Trevisan & Cuonzo, Università Bocconi

Oreste Pollicino

Professore ordinario di Diritto Costituzionale, Università Bocconi. Co-founder DigitalMediaLaws e socio fondatore di IAIC

Francesca Aurora Sacchi

socia Società Italiana Intelligenza Artificiale in Medicina (SIIAM)

 

 

 

E’ ormai chiaro che nel 2024 si giocheranno gli ultimi atti della corsa alla regolazione dell’Intelligenza Artificiale (IA). Già nella seconda parte del 2023 abbiamo potuto assistere a una crescente pressione sulle forze politiche globali per trovare un accordo che possa garantire sicurezza e innovazione: proprio le istituzioni dell’Unione Europea nel mese di dicembre 2023 hanno consolidato le rispettive posizioni in un accordo prodromico all’adozione del testo finale del primo Regolamento relativo all’IA nei prossimi mesi. Lato USA, a fine ottobre 2023, il Presidente Biden, con proprio ordine esecutivo, ha chiesto alle agenzie federali di intensificare la loro supervisione riguardo agli strumenti di intelligenza artificiale di loro competenza, in attesa di ulteriore legislazione. È pertanto ragionevole aspettarsi ulteriori sviluppi regolatori anche dagli US, vista la crescente attenzione federale e le numerose iniziative statali.

 

 

 

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