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“L’Euro digitale e il sistema bancario”, un dibattito sulle sfide lanciate dalla nuova moneta europea

Il Prof. Salvatore Sica, socio fondatore di IAIC: “Il progresso non va fermato, ma le criticità su privacy e sicurezza vanno combattute e eliminate”

 

 

Si è svolto questa mattina, venerdì 2 febbraio, presso il Palazzo della Provincia di Salerno, l’incontro di studi dal titolo “L’€uro digitale e il sistema bancario. Sfide e complessità nel governo della nuova moneta”, promosso dall’Università di Salerno (Dipartimento di Scienze Giuridiche), dall’Università Roma Tre (Dipartimento di Giurisprudenza) e dalla Fondazione – Centro di iniziativa giuridica Piero Calamandrei.

Il progetto di introduzione dell’euro digitale – una Central Bank Digital Currency – sta avanzando, pur con tutte le necessarie cautele, verso una prima fase di sperimentazione. Dopo le proposte di Regolamento presentate dalla Commissione Europea, le quali stabiliscono anche il corso legale della moneta digitale, la Banca Centrale Europea, sulla base degli accertamenti, ha avviato una fase preparatoria che, nelle intenzioni, dovrebbe durare due anni.

Il ruolo del sistema bancario, in questa fase, è cruciale: si tratta di comprendere le grandi opportunità che una ulteriore smaterializzazione dei sistemi di pagamento può avere, ma anche individuare i rischi di sostenibilità per le imprese e le implicazioni sistemiche. E, ovviamente, comprendere in anticipo quale potrà essere l’attrattività per i cittadini e gli operatori economici della nuova moneta e la fiducia che in essa riporranno.

 

 

 

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