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Giustizia smart: i tribunali delle isole studiano una ricetta a misura di Pnrr

Il ruolo di capofila è stato ricoperto dall’Università degli Studi di Palermo, con partner le Università di Cagliari, di Catania, di Messina e di Sassari

 

JustSmart rientra nel quadro del “Progetto unitario” del ministero della Giustizia, volto a conoscere la diffusione dell’Ufficio del Processo e «l’implementazione di modelli operativi innovativi negli uffici giudiziari per lo smaltimento dell’arretrato», e ha interessato tutti gli atenei pubblici italiani con un investimento complessivo di 56 milioni di euro. Il ruolo di capofila è stato ricoperto dall’Università degli Studi di Palermo (referente il professor Enrico Camilleri) con partner le Università di Cagliari (professoressa Silvia Izzo), di Catania (professoressa Vania Patanè), di Messina ( professoressa Maria Astone socia IAIC) e di Sassari (professor Giovanni Maria Uda).

 

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